lunedì 29 aprile 2019

Con la A1 in tasca, la Virtus raccoglie un giusto pareggio con la Fortitudo

Foto credit Virtus Roma www.virtusroma.it
Nel basket il segno X è a dir poco inconsueto, ma è proprio con un risultato di parità che si è concluso ieri il match tra la Virtus Roma e la Fortitudo Bologna, fresche di approdo nella massima serie nazionale.
Si trattava della partita d’andata della finale che vale il titolo di “Campione d’Italia di Serie A2 FIP” e che ha visto affrontarsi al Palazzo dello Sport di Roma le prime in classifica dei gironi Ovest ed Est di serie A2.
E’ stato un match in cui entrambe le squadre hanno fatto fatica a mantenere alta e costante la concentrazione, con dei fisiologici “up and down” dovuti all’appagamento per gli ottimi risultati sportivi già acquisiti.
Non sorprende quindi che l’inizio di gara sia risultato lento per entrambe le squadre e dopo un primo allungo della Fortitudo il primo quarto si chiude con la Virtus avanti di quattro punti (17-13).
Nella seconda frazione di gioco il match si mantiene in un sostanziale equilibrio, anche se, grazie ai punti pesanti di Sims, la Virtus riesce a chiudere in vantaggio anche il primo tempo (43-38).
Al rientro dall’intervallo le due squadre continuano il testa a testa, con i capitolini che prevalgono ancora di poco (59-56) a fine periodo.
Nell’ultimo quarto la Fortitudo riesce a portarsi in vantaggio, ma Moore, Sims ed Alibegovic portano la Virtus a giocarsi un finale punto a punto. Bologna sbaglia il tiro della vittoria a pochi secondi dal termine ed il match finisce quindi 77-77, tra l’euforia del folto pubblico di casa che ha potuto festeggiare la vittoria del girone insieme ai propri beniamini.
Ora la partita di ritorno, che decreterà la vincitrice dello "scudetto della serie A2", si giocherà a Bologna il primo maggio.
Il dopo gara con gli allenatori delle due squadre è servito più a fare un bilancio delle rispettive stagioni appena concluse ed a parlare del futuro di questi team che non ad analizzare tecnicamente il match del giorno.
Significative in questo senso le parole di coach Bucchi: “E’ stato emozionante tornare sul nostro campo con la promozione in tasca. Rinnovo il ringraziamento ai tifosi, che anche oggi hanno dato il proprio contributo incitando la squadra, allo staff, ai giocatori e a tutti coloro che hanno collaborato in questa stagione intensa, in cui ognuno ha saputo dare il proprio contributo. La promozione che abbiamo ottenuto non era per nulla scontata e sono contento di aver raggiunto due importanti obiettivi (salvezza lo scorso anno e approdo in A1 quest’anno, ndr) in 13 mesi. Ed è un bene che tornino nel massimo campionato le grandi piazze. I plus della nostra stagione – ha continuato il coach – sono stati la grande forza di volontà e il non voler mollare mai. Sono sempre stato tranquillo con la coscienza perché in allenamento abbiamo costantemente lavorato bene e al massimo delle possibilità.
Sul futuro sono ottimista – ha concluso Bucchi – ma bisogna sedersi con calma ad un tavolo con la proprietà, valutando anche il budget che avremo a disposizione. In ogni caso ci vuole tempo per programmare e ricostruire pian piano la solidità di squadra”.
Intanto nei play off di A2 che decreteranno la terza squadra che approderà in A1 (dopo Virtus Roma e Fortitudo Bologna) i risultati di gara 1 in tutte le partite hanno visto vincere le squadre di casa. Unico colpo “corsaro” è stato quello di Roseto sul campo di Treviglio. Ma sarà battaglia in tutti i confronti o quasi. Una battaglia tutta da godere...

giovedì 11 aprile 2019

Si d'accordo ma poi…

Nella Premier League la mia squadra preferita è senza dubbio, da tempo, l'Arsenal. Per una serie di motivi:

- giocava in uno stadio "infuocato", Highbury (dove sono anche stato), che racchiudeva tutto lo spirito, bellissimo, del calcio inglese: agonismo, grande fisicità, intensità, oltre a un tifo caldissimo e spettatori a pochi centimetri dal campo;
- in questa squadra hanno giocato calciatori gloriosi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della squadra (e non solo) come Adams, Brady, Henry;
- su questa squadra è stato scritto un libro bellissimo, "Febbre a 90' " di Nick Hornby, che è un inno all'amore per un team calcistico e alla bellezza del calcio;
- il tipo di casacca, bianca e rossa, meglio se nella versione vintage, che mi ha sempre attratto;
- mi affascina anche il fatto che i suoi giocatori vengano chiamati gunners, i cannonieri, e che nello stemma della squadra vi sia, appunto, un cannone.

Tutto questo è vero e lo confermo.

SI D'ACCORDO, MA POI…
(come diceva Califano in una sua famosa canzone)

...oggi questo glorioso team inglese si gioca la qualificazione con la mia squadra del cuore, il Napoli, in una partita importantissima di Europa League, unico obiettivo della stagione rimasto in ballo per i partenopei. E allora, mio malgrado, non posso tifare Arsenal.
#ForzaNapolisempre, allora. Anche se sarà un turno di qualificazione durissimo, ne sono certo!