lunedì 30 dicembre 2019

C’era una volta il Dukla Praga


Recentemente ho letto un articolo che parlava anche della Praga calcistica in cui, tra le altre, è stata citata una squadra gloriosa, che ora non esiste più: il Dukla Praga.
Mi piace ricordare questo team dai colori giallorossi che ha vinto tanto nel suo paese: 11 campionati e 8 coppe di Cecoslovacchia e a livello giovanile 6 tornei di Viareggio, a cui ha partecipato molte volte.
Negli anni sessanta e settanta era davvero forte, conquistando molti trofei e arrivando secondo nel torneo nazionale altre sette volte. Raggiunse inoltre la semifinale della Coppa dei Campioni 1966-1967 e di Coppa delle Coppe nel 1985-1986.
Nato nel 1948 nell’ambito dell'esercito nazionale, il suo nome deriva dal Passo di Dukla, dove si svolse un'importante battaglia tra l'Armata Rossa, composta anche da combattenti cecoslovacchi, e i tedeschi per la liberazione della Slovacchia.
I miei ricordi legati al Dukla Praga affondano le radici negli anni in cui ero bambino. Tifavo per il LR Vicenza di Paolo Rossi e GB Fabbri che in quegli anni (alla fine dei ’70) faceva faville in campionato. I veneti ebbero così accesso alla Coppa Uefa, dove nel primo turno incontrarono il Dukla Praga. Ricordo la radiocronaca della partita di andata nella capitale cecoslovacca, con Sandro Ciotti che con la sua tipica voce comunicò con dispiacere il gol dell’1-0 del Dukla. Paolo Rossi non riuscì ad incidere sulla partita, anche perché marcato ruvidamente da uno stopper di nome Macela. Al ritorno a Vicenza finì 1-1 e la squadra di casa non passò il turno.
Oggi il glorioso Dukla non esiste di fatto più. Un imprenditore locale, dopo aver acquistato la squadra del Pribram, fuse le due squadre che assunsero il nome di Dukla Pribram, che ora milita negli ultimi posti della massima divisione della Repubblica Ceca.
Per finire, visto che siamo in periodo natalizio, mi piace ripetere e canticchiare “All I want for Christmas is a Dukla Prague Away Kit” titolo di una canzone che la band britannica degli Half Man Half Biscuit ha dedicato a questa storica squadra.
Tanti auguri di buon anno e buone feste a tutti e forza Dukla!

lunedì 23 dicembre 2019

Roma si arrende al ruggito della Leonessa


La Virtus Roma cede nettamente nell’ultimo appuntamento casalingo del 2019. Nel posticipo della 14esima giornata di A1 infatti, davanti a quasi 4 mila spettatori, i giallorossi hanno perso per 53-83 il match pre-natalizio di fronte alla più esperta, solida e concentrata Germani Basket Brescia.
Un match che gli ospiti hanno condotto con autorevolezza sin dai primi minuti di gioco, per poi progressivamente dilagare. Roma, dal canto suo, non ha beneficiato questa volta dell’apporto dei suoi uomini migliori limitati i quali, come ha affermato a fine gara anche coach Bucchi, è risultata “spuntata” e poco in grado di penetrare nelle strette maglie dell'ottima difesa bresciana.
Ad inizio partita la squadra lombarda parte subito molto bene, favorita anche da una Virtus molto imprecisa e fallosa. Presto i bresciani accumulano un vantaggio importante (+10 già alla fine del primo quarto) grazie alle triple di Sacchetti e soprattutto di Silins che ne infila tre consecutive in poco tempo, dando un primo significativo scossone al match.
Un vantaggio che gli uomini di coach Esposito ampliano nel secondo quarto, con il crescente contributo di Abass (ottima la sua partita), Vitali e ancora Silins (28-47 il finale di primo tempo).
E’ ormai tardi per un recupero virtussino e nel terzo quarto il vantaggio dei bianco-blu si stabilizza sul +20, con la Virtus che non riesce a reagire e che vede emergere forse il solo Buford, con qualche buon canestro. Il terzo periodo si chiude così 40-63.
L’ultimo quarto dice poco o niente: Brescia ritocca il risultato in pieno controllo della gara, mentre sul fronte Virtus si registra un buon impatto sulla partita di Rullo, aspetto questo incoraggiante in prospettiva futura.
Il quadro statistico finale evidenzia in tabellino, visto l'andamento della partita, tanti uomini in doppia cifra nelle file dei bresciani (Silins, Lansdowne, Abass, Cain), mentre tra i virtussini il top scorer è risultato Alibegovic.



Evidentemente contento a fine gara il coach dei lombardi Esposito: "Ora abbiamo un'identità ben precisa e siamo una squadra vera, con tanti protagonisti in momenti diversi della gara sul fronte offensivo. Siamo anche la squadra che quando perde, lo fa col minor scarto e la nostra forza è riuscire a rimanere nelle prime otto. E’ un gruppo di cui vado orgoglioso".


Non dispera e invita alla calma al termine della gara Piero Bucchi: “Di sicuro la continuità non è la nostra caratteristica migliore, però bisogna anche sottolineare che abbiamo giocato contro una squadra di livello, migliorata dall'esperienza in Eurocup. Inoltre siamo giovani e inesperti e l’esperienza è anche la capacità di rimanere sempre sul pezzo in ogni partita. Perdere con questo scarto ovviamente non ci fa piacere, ma finora il bilancio è di 7 partite vinte e 7 perse, per il quale penso tutti avremmo firmato a inizio stagione. Bisogna capire chi siamo e prenderne atto” - conclude il coach.
Ora i romani sono attesi da due durissime trasferte, giovedì 26 dicembre a Venezia e domenica 29 a Reggio Emilia. Mentre quindi, con nostro immenso piacere, il basket non si ferma durante le feste, queste due gare faranno capire la direzione che prenderà il campionato della Virtus Roma, accesso alla Coppa Italia compreso.

PS: Nell'intervallo del match è stato ricordato Marco Solfrini, prematuramente scomparso nel 2018, che proprio con Roma e Brescia ha raggiunto i traguardi più significativi della sua carriera.