domenica 17 marzo 2024

Due derby chiuderanno delle Final Four di successo

Credits LNP Foto/Ciamillo-Castoria

Ieri ho partecipato alla prima giornata delle Final Four di basket di serie A2 e B.

L’evento, svoltosi a Roma, è stato innanzitutto un colorato spettacolo di pubblico, con le otto tifoserie che si sono alternate sugli spalti cantando e inneggiando ai loro colori e affollando un Palazzetto dello sport che ha accolto la prima manifestazione importante dopo la sua ristrutturazione.

Oltre alle iniziative a corredo dei match (marketing meeting LNP, torneo 3x3 FIP Lazio, marketplace, torneo di basket inclusivo baskin), ieri erano in programma quattro partite.

Nelle prime due semifinali, una di A2 e una di B, la Unieuro Forlì ha avuto la meglio in volata su Cantù, mentre Montecatini ha raggiunto la finale di Coppa Italia di serie B vincendo (anche in questo caso con poco margine) su Roseto.

Le altre due semifinali alternate tra A2 e B (e a cui ho assistito) sono invece state molto meno equilibrate.

Tra la Tecnoswitch Ruvo di Puglia e la Libertas Livorno questi ultimi hanno vinto nettamente ed il forte divario con cui i labronici l’hanno spuntata si è subito delineato. A metà primo quarto il vantaggio livornese era di quattro punti, salito a dieci alla fine del primo periodo, frutto di un gioco più fluido ed organizzato dei granata e di tanti errori sul fronte pugliese.

Nel secondo quarto Ruvo riesce a contenere Livorno limitando il divario negativo a sette lunghezze. Nel terzo quarto poi è avvenuto il break decisivo per la vittoria finale, con i granata (trascinati anche da un grande pubblico che li ha sostenuti dall’inizio alla fine) che hanno allungato a +12 alla metà del periodo e a +15 a fine quarto, mettendo in mostra anche momenti di bel gioco. Nel quarto periodo Livorno dilaga, con triple e punti a pioggia per l’86-61 finale.

Credits LNP Foto/Ciamillo-Castoria

Dalle statistiche di fine gara spiccano per Livorno i 15 punti di Ricci e Fratto, mentre per Ruvo circa metà dei punti complessivi sono stati realizzati da Jackson e Leggio.


Credits LNP Foto/Ciamillo-Castoria

Anche l’altra semifinale di A2 tra Trapani e Fortitudo Bologna non ha avuto grande storia. Nel primo quarto i punti iniziali della Fortitudo sono stati solo di Freeman che insieme ad Ogden ha portato a fine periodo i bolognesi sul +9.

Nei secondi dieci minuti il vantaggio si allunga grazie a belle e spettacolari giocate della Fortitudo con protagonista soprattutto Ogden, artefice di almeno un paio di triple decisive. Trapani cerca di limitare i danni e si chiude a +11.


Credits LNP Foto/Ciamillo-Castoria

E’ dal terzo quarto in poi che emerge alla grande il talento e l’esperienza di Aradori che contribuisce non poco all’aumento del margine a favore dei bolognesi che anche grazie Sergio e Taflaj registrano il +20 al 30’(67-47).

Nell’ultimo quarto Bologna gioca sul velluto con le triple di Panni e Aradori che infieriscono sugli “shark” ormai tramortiti e incrementa ancora il proprio vantaggio, che supererà a fine partita le 30 lunghezze (89-57).

Una vittoria dettata da alcuni trascinatori (Ogden e Aradori) ma anche corale e di squadra, con complessivi quattro uomini in doppia cifra.

Questa prima giornata delle Final Four ha quindi mostrato una decisa débacle delle squadre del Sud e un riaffermarsi di storiche squadre del Centro-Nord.

Ora ci attendono due accesi e infuocati derby per definire i vincitori delle rispettive coppe: per la A2 un incrocio emiliano-romagnolo, Bologna-Forlì; per la serie B un altrettanto infuocato derby toscano, Livorno-Montecatini: oggi quindi ne vedremo davvero delle belle!

Appuntamento al PalaTiziano alle 17.30 per quest’ultimo incontro e alle 20.45 per l’altro: non mancate!

sabato 17 febbraio 2024

Losi, core de Roma

Continua il mio “osservatorio” sulla street art a Roma dedicata allo sport.

Negli ultimi anni ho scritto dei post sul tema legati soprattutto alla Roma calcio e anche quest’oggi continuo su questa linea.

Dopo aver ammirato e commentato la street art su Mourinho (qui  e qui i miei post) segue ora la nuova uscita di un’opera, sempre a cura del bravo artista Harry Greb, di cui vi rendo partecipi, sullo storico ex capitano della Roma Giacomo Losi, recentemente scomparso.

In una stradina di Trastevere, e precisamente in Via del Politeama, è esposto infatti un poster che raffigura il glorioso calciatore con la maglia della Roma in stile anni’60, la fascia di capitano ed in mano un pallone “vintage” (bellissimo, in cuoio marrone!). Sopra la sua immagine, la scritta “Core de Roma” l’appellativo con cui questo calciatore venne soprannominato per il suo forte attaccamento alla maglia e la sua generosità e dedizione.


Del resto Losi, che giocò come difensore (terzino destro), ha mantenuto per molto tempo il record di partite disputate con la maglia della Roma (vi giocò per 15 anni, con 386 presenze), primato che ha dovuto cedere in seguito solo a Totti e De Rossi.

Militò in poche altre squadre (tra cui la Cremonese), vestì anche la maglia della nazionale (11 presenze) all’inizio degli anni ’60 ed ha allenato tanti team, perlopiù al Sud, tra il 1970 e il 1986.

Con la Roma ha vinto due Coppe Italia (1963-1964 e 1968-1969) e una Coppa delle Fiere nel 1960-1961, segnando due gol con questa maglia nell’arco di tutta la sua carriera.

Un capitano vero, come ce ne sono davvero pochi nel calcio moderno!