Ieri sera sono stato al Palazzetto dello sport di Roma per assistere ad una partita di basket del campionato di A2, girone Ovest. Di fronte erano la Virtus Roma e la gloriosa squadra di Siena, la Mens Sana, ora scesa di categoria per le note vicende societarie.
Il
match ha espresso un buon basket da parte di entrambe le squadre e ne è venuta fuori
quindi una piacevole partita, che ha divertito il numeroso pubblico. In
particolare molto buona è stata la prova di Roma che a tratti ha espresso un
basket brioso, gradevole e trascinante. Siena invece ha commesso troppi errori,
soprattutto ai liberi, ed è stata decisamente poco in partita nel primo quarto,
in cui il divario di punti tra le due squadre è poi risultato decisivo ai fini
del risultato complessivo.
Il
match è infatti iniziato con una progressiva crescita della Virtus Roma che ha
aperto presto una forbice di canestri abbastanza importante con la sua
avversaria. Le triple di Chessa, i contropiede ben costruiti con facili
realizzazioni di Brown e i molti errori di Siena hanno portato ad un parziale
di 34-19 alla fine del primo quarto, grazie anche a giocate difficili ma ben
riuscite da parte della Virtus.
Dal
secondo quarto in poi, la Mens Sana è entrata maggiormente in partita (con
qualche errore di troppo di Roma), dando a tratti l’impressione di poter
riuscire a ricucire il divario di punti che Roma aveva messo tra sé e la sua
avversaria, incoraggiata da qualche tripla di Tavernari e rimbalzo di Mascolo.
Ma ogni qual volta Siena si avvicinava, Roma, come è accaduto un po’ in tutta
la partita, ha sempre ricacciato indietro con coraggio il suo avversario con
belle giocate e qualche proficuo contropiede. Il primo tempo si è dunque chiuso
sul 46-35 per la Virtus.
Lo
stesso trend del secondo quarto si è ripetuto anche nel terzo, con Siena capace
di avvicinarsi molto, anche fino al -3, ma con Roma che ha reagito molto bene
verso la fine del periodo, con le ottime giocate da tre di Raffa e Landi e i
punti sotto canestro di Brown.
L’ultimo quarto è iniziato ancora con un +10 per Roma ed ha vissuto ancora vicende alterne, con Siena che tentava vanamente di rientrare e Roma che ha tenuto molto bene anche nel finale, con qualche canestro “ammazza-partita” tra gli altri di Sandri.
Il
risultato finale ha premiato quindi Roma per 84-75, evidenziando l’ottima
prestazione di Brown (27 punti e 6 rimbalzi) ma anche di Chessa (17 punti con
5/9 da tre) e Raffa (15 punti). Siena invece ha avuto come migliori
realizzatori i due americani e Tavernari.
Da
rilevare infine che un altro elemento determinante ai fini del punteggio finale
è stata la sopra accennata imprecisione senese sui tiri liberi: in percentuale appena
il 52% di realizzazioni per Siena, contro un molto più onesto 78% per Roma.
Dati
statistici che del resto ha colto anche il coach senese Griccioli a fine
partita: “Siamo stati indecorosi nel
primo quarto con un approccio troppo soft alla partita. Troppe volte Roma ha
potuto segnare indisturbata dopo lanci lunghi vincenti. Abbiamo sbagliato
troppi tiri liberi, perso troppe palle e su una base di partenza del genere
riesce poi difficile ribaltare la partita”.
Di
tutt’altro tenore le dichiarazioni dell’allenatore romano Corbani: “Sono contento per la prestazione della
squadra e in particolare di alcuni giocatori (Vedovato, Benetti, Baldasso) che
pur non facendo cose clamorose hanno inciso eccome sul match. Siena ha un bel
team, giocatori d’esperienza, bravi americani e quindi la partita per noi non
poteva essere facile. Siamo fiduciosi per il futuro, anche se ora ci aspettano
tante partite da giocare in pochi giorni; il peso degli impegni dovrebbe però essere
ripartito più equamente tra tutte le squadre”.
Non
sarà quindi stata una Roma – Siena dei tempi della finale scudetto, ma ieri al
Palazzetto si è vista una buona e divertente pallacanestro che in definitiva è ciò
che il pubblico cerca, possibilmente in abbinamento ad una vittoria della
squadra per cui tiene.
Nessun commento:
Posta un commento