Fine luglio (o quasi). Il termometro della
mia macchina parcheggiata segna 39,5 gradi. Alle 15.30 circa, in una Roma deserta
e infuocata, è ora di muoversi per andare ad assistere ad un interessante match
di Coppa Italia (Trastevere-Reggiana) che apre la (mia) stagione calcistica
ufficiale 2017-2018.
Solo a un vero appassionato di calcio,
come mi reputo di essere, può accadere di andare a vedere una pur intrigante partita
come questa in condizioni così "estreme" (la partita iniziava alle
16.30!).
In un lampo arrivo dall'Eur al Trastevere
Stadium, e lo spettacolo di un bel campo verde, limitrofo a Villa Pamphili,
colpisce sempre grandi e piccini.
Riesco a guadagnarmi uno spicchio di ombra
in tribuna e così posso assistere più piacevolmente ad un match nel complesso gradevole
e interessante.
Di fronte, come sottolineato, il Trastevere Calcio e la più blasonata
Reggiana, che vanta un allenatore che il pubblico romano non può non conoscere,
Menichini.
Parte bene il Trastevere ma il suo
entusiasmo viene freddato quasi subito dal gol reggiano di Cesarini che con una
sorta di pallonetto scavalca il portiere di casa. Generoso è poi il tentativo
di raggiungere il pareggio da parte dei granata di casa, con qualche buona
occasione da rete (ad esempio una punizione alta di poco al 35’) non
concretizzata. La Reggiana a tratti sembra gestire bene il suo vantaggio,
sfruttando la sua maggiore esperienza, pur subendo un po’ l’irruenza dei
trasteverini.
All’inizio della ripresa il Trastevere
pareggia subito, con un colpo di testa di Sfanò su cross da calcio d’angolo.
A questo punto segue una fisiologica
reazione della Reggiana che si concretizza in qualche buona giocata e
successivamente nel gol del nuovo vantaggio: cross da destra e pallone finito
in rete grazie ad un autogol.
Il Trastevere non demorde e chiude la
partita in attacco con la creazione di qualche ulteriore buona occasione, anche nei
minuti finali.
Nel complesso la prestazione del
Trastevere è risultata molto soddisfacente e fa ben sperare per il futuro,
considerato anche che la sua preparazione è solo da poco cominciata. Per lunghi
tratti della partita la squadra di Mister Gardini ha macinato gioco, prodotto
un buon calcio e impensierito gli avversari.
Più cinica la Reggiana, che col
minimo sforzo e un po’ di savoir-faire in più ha portato a casa la qualificazione.
Alla fine quindi a festeggiare sono i
tifosi reggiani, venuti a Roma abbastanza numerosi, ma a qualcuno di loro a
fine partita non poteva non scappare un liberatorio "ci è andata
bene"…
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