lunedì 7 maggio 2018

La Virtus resta in A2 e spera in un futuro più roseo


Roma (sponda Virtus) vince gara 3 dei play out ed è salva, mettendo fine positivamente ad una stagione a dir poco complicata.
La “bella” con i Roseto Sharks tra le mura amiche ha richiamato un discreto pubblico (oltre 2 mila gli spettatori) grazie anche ai prezzi popolari ed è stata, come ci si attendeva, una partita molto combattuta e tesa, vista la considerevole posta in palio.
La formazione romana è stata in testa al match in pratica dall'inizio alla fine, ma ha dovuto costantemente fronteggiare i coraggiosi tentativi di rientro degli "Sharks", che si sono arresi solo nel minuto conclusivo della gara.


Nel primo quarto le due squadre sono rimaste punto a punto fino a quando delle buone giocate di Chessa e Parente non hanno scavato un piccolo solco (17-12). Ci ha pensato però l'ottimo Carlino, con un paio di triple nel finale di periodo, a riavvicinare Roseto fino al 18-17.
Anche nel secondo quarto Roma mantiene il vantaggio su livelli minimi, non sufficienti tuttavia a evitare il sorpasso (27-28) di Roseto che si è verificato a circa 6 minuti dall’intervallo lungo. Le triple di Chessa e le ottime giocate di Thomas hanno tuttavia consentito ai romani di chiudere il primo tempo con un margine di 7 punti (45-38).
Nel terzo quarto, tra diversi errori da entrambe le parti, è continuato l'altalenante punteggio, che talvolta avvicinava Roseto e a volte premiava la compagine capitolina che è riuscita anche ad allungare il suo margine di vantaggio. In uno di questi casi il vantaggio romano (+11) è risultato quasi di sicurezza, con un buon apporto di Chessa e in seguito all'espulsione (molto contestata insieme ad altre decisioni arbitrali dagli Sharks) di Contento nelle file azzurre. Solo una tripla finale di Carlino (decisamente il migliore in campo per Roseto) ha consentito di limare lo svantaggio fino al -8 (63-55) di fine periodo.
La partita per Roma sembrava a questo punto in discesa, anche perché nel corso dell'ultimo quarto una bomba di Thomas aveva sancito persino il +13. Ma gli Sharks "mordono" ancora e si portano a -6 (palla rubata e gioco da tre punti) poi a - 5 (antisportivo a Thomas) e ancora a -4 (tripla di Marulli). E' l'ultimo sussulto abruzzese perché da quel momento la Virtus gestisce bene il margine di vantaggio incrementandolo anche, con i soliti mattatori Chessa e Thomas (45 punti in due a fine partita) che hanno regalato ai capitolini l'84-75 finale e la sofferta salvezza.
Della quale non può che essere contento Bucchi a fine partita in una affollata sala stampa: “Sono molto felice di questa salvezza - esordisce il coach - e voglio ringraziare tutti per la professionalità e disponibilità dimostrata in questi mesi. La squadra è cresciuta in mentalità a fronte di grossi sacrifici e io mi sono divertito, perché avevo una voglia matta di allenare”.
Ora è tempo di pensare al futuro, con l’auspicio che il prossimo anno sia costruita una squadra competitiva e si possa puntare a ben altri obiettivi. Il pubblico romano ne ha proprio bisogno.

Nessun commento: