Roma (sponda
Virtus) vince gara 3 dei play out ed è salva, mettendo fine positivamente ad
una stagione a dir poco complicata.
La “bella” con i Roseto Sharks tra le mura amiche ha richiamato un discreto pubblico (oltre 2 mila gli spettatori) grazie anche ai prezzi popolari ed è stata, come ci si attendeva, una partita molto combattuta e tesa, vista la considerevole posta in palio.
La formazione romana è stata in testa al match in pratica dall'inizio alla fine, ma ha dovuto costantemente fronteggiare i coraggiosi tentativi di rientro degli "Sharks", che si sono arresi solo nel minuto conclusivo della gara.
La “bella” con i Roseto Sharks tra le mura amiche ha richiamato un discreto pubblico (oltre 2 mila gli spettatori) grazie anche ai prezzi popolari ed è stata, come ci si attendeva, una partita molto combattuta e tesa, vista la considerevole posta in palio.
La formazione romana è stata in testa al match in pratica dall'inizio alla fine, ma ha dovuto costantemente fronteggiare i coraggiosi tentativi di rientro degli "Sharks", che si sono arresi solo nel minuto conclusivo della gara.
Nel primo
quarto le due squadre sono rimaste punto a punto fino a quando delle buone
giocate di Chessa e Parente non hanno scavato un piccolo solco (17-12). Ci ha
pensato però l'ottimo Carlino, con un paio di triple nel finale di periodo, a
riavvicinare Roseto fino al 18-17.
Anche nel
secondo quarto Roma mantiene il vantaggio su livelli minimi, non sufficienti tuttavia
a evitare il sorpasso (27-28) di Roseto che si è verificato a circa 6 minuti
dall’intervallo lungo. Le triple di Chessa e le ottime giocate di Thomas hanno
tuttavia consentito ai romani di chiudere il primo tempo con un margine di 7
punti (45-38).
Nel terzo
quarto, tra diversi errori da entrambe le parti, è continuato l'altalenante
punteggio, che talvolta avvicinava Roseto e a volte premiava la compagine
capitolina che è riuscita anche ad allungare il suo margine di vantaggio. In
uno di questi casi il vantaggio romano (+11) è risultato quasi di sicurezza,
con un buon apporto di Chessa e in seguito all'espulsione (molto contestata
insieme ad altre decisioni arbitrali dagli Sharks) di Contento nelle file
azzurre. Solo una tripla finale di Carlino (decisamente il migliore in campo
per Roseto) ha consentito di limare lo svantaggio fino al -8 (63-55) di fine
periodo.
La partita per
Roma sembrava a questo punto in discesa, anche perché nel corso dell'ultimo
quarto una bomba di Thomas aveva sancito persino il +13. Ma gli Sharks
"mordono" ancora e si portano a -6 (palla rubata e gioco da tre
punti) poi a - 5 (antisportivo a Thomas) e ancora a -4 (tripla di Marulli). E'
l'ultimo sussulto abruzzese perché da quel momento la Virtus gestisce bene il
margine di vantaggio incrementandolo anche, con i soliti mattatori Chessa e
Thomas (45 punti in due a fine partita) che hanno regalato ai capitolini
l'84-75 finale e la sofferta salvezza.
Della quale non
può che essere contento Bucchi a fine partita in una affollata sala stampa: “Sono
molto felice di questa salvezza - esordisce il coach - e voglio ringraziare
tutti per la professionalità e disponibilità dimostrata in questi mesi. La
squadra è cresciuta in mentalità a fronte di grossi sacrifici e io mi sono
divertito, perché avevo una voglia matta di allenare”.
Ora è tempo di
pensare al futuro, con l’auspicio che il prossimo anno sia costruita una
squadra competitiva e si possa puntare a ben altri obiettivi. Il pubblico
romano ne ha proprio bisogno.
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