Il calcio a Bilbao è una religione. L’attaccamento della città alla propria squadra, l’Athletic Club, è notevole e si percepisce già molte ore prima dell'orario di inizio delle partite in casa.
Nelle vie del centro almeno la metà delle persone è vestita con le maglie biancorosse della squadra bilbaina e gioiosamente occupa con questa "divisa" i tanti e vivaci locali e bar della città, soprattutto all'ora dell'aperitivo quando pintxos e bevande alcoliche impazzano in deliziose piazze e piazzette.
E' probabilmente l'orgoglio basco e il forte attaccamento alla terra di Biscaglia che spinge una città intera a sostenere la squadra.
Quando sono stato a Bilbao ho assistito ad un bel match in casa dell'Athletic, in occasione del recente derby basco contro la Real Sociedad di San Sebastian, vinto dai padroni di casa per 2-0.
La prima pagina di "Marca" il giorno dopo la partita |
Dalla splendida area intorno al museo Guggheneim fiumi di gente con addosso magliette del Bilbao più o meno recenti si incamminavano pian piano verso lo stadio. Man mano che ci si avvicinava a quest’ultimo, le strade e i viali erano sempre più piene e dense di tifosi, anche in corrispondenza di taverne e locali dove bere una buona birra o mangiare qualcosa prima della partita (c'era tempo, visto che iniziava alle 22). Le stradine strette erano addirittura gremite, in una sorta di fiume fluttuante di folla biancorossa che ogni tanto inneggiava alla squadra o ai suoi principali beniamini.
E poi cominciava a spuntare appunto lui, imponente e illuminatissimo, il San Mamés. Uno stadio che ha una lunga storia, collocato in un luogo dove un tempo sorgeva la chiesa omonima (Mamés era un cristiano che i romani diedero in pasto ai leoni, che però non vollero mangiarlo; e non a caso i giocatori del Bilbao vengono chiamati i “leones”).
Lo stadio, che un tempo veniva chiamato la Catedral, è stato completamente rinnovato sei anni fa ed ora è veramente bellissimo. Un gioiellino moderno, illuminato di sera con colori cangianti e con un grande schermo incastonato nella sua parte esterna.
All’interno, invece, figura un bel bar-ristorante (frequentabile anche nei giorni infrasettimanali) che si affaccia, tramite un'ampia vetrata, sugli spalti e sul campo di gioco.
Lo stadio, che un tempo veniva chiamato la Catedral, è stato completamente rinnovato sei anni fa ed ora è veramente bellissimo. Un gioiellino moderno, illuminato di sera con colori cangianti e con un grande schermo incastonato nella sua parte esterna.
All’interno, invece, figura un bel bar-ristorante (frequentabile anche nei giorni infrasettimanali) che si affaccia, tramite un'ampia vetrata, sugli spalti e sul campo di gioco.
Nello stadio sono presenti inoltre anche un museo che racconta la storia della squadra (sono possibili anche visite guidate) e un negozio con merchandising ufficiale dello stesso team. Una squadra che per inciso è di per sè molto particolare, con una filosofia tutta sua: i suoi giocatori devono essere baschi o originari della regione o perlomeno devono avere una formazione calcistica nelle giovanili di una squadra basca. Sarà anche per questo che i suoi tifosi sono così attaccati ai suoi colori?
Vedere una partita dell’Athletic al San Mamés per un qualsiasi tifoso di calcio è un’esperienza da non perdere.
Vedere una partita dell’Athletic al San Mamés per un qualsiasi tifoso di calcio è un’esperienza da non perdere.
Lo stadio al suo interno è stupendo, con gli spalti attaccati al campo, un pubblico festante, rumoroso e numeroso (46.697 erano gli spettatori “en San Mamés”, come recitava il tabellone luminoso quando ci sono andato) che tifa, canta e intona cori praticamente per tutta la partita.
Il clima è quindi molto “caldo” e per ogni squadra avversaria è difficile spuntarla in questo catino infernale.Ad inizio di questo campionato, ad esempio, anche il Barcellona è caduto al San Mamés e l’unica squadra italiana che vi ha vinto alcuni anni fa è stata il Torino (anche la grande Juventus, nell’anno in cui vinse la coppa Uefa nel 1977-78, perse al San Mamés per 2-1).
Un video emblematico ed approfondito del clima del San Mamés può essere quello che potete vedere a questo link che spiega meglio di tante parole quello che è l’approccio alla partita dei tifosi e la loro infinita passione per la loro squadra.
E’ bello anche essere accolti all’interno dello stadio da hostess e steward con indosso un tipico cappello basco e mangiare al bar interno dello stadio, dove può capitare di assaggiare tipicità locali. Ad esempio, si può consumare, tra gli altri, un panino farcito con l’ottimo formaggio locale Dop Idiazabal.
Dopo la partita la vicina metro, fermata San Mamés appunto, si riempie come un uovo degli stessi fiumi di tifosi di cui sopra.
Ma non c’è fretta di tornare presto a casa, anche se è già ampiamente passata la mezzanotte. Alla mia domanda al punto informazioni sull’ora di chiusura della metro il giorno della partita la risposta è stata molto semplice: “Non c’è problema, la metropolitana resterà aperta tutta la notte”.
La fiesta cominciava allora…
Ps al momento l'Athletic Bilbao è al primo posto nel campionato spagnolo insieme al Real Madrid!
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