La Virtus Roma perde, tra le
mura amiche, la quarta partita consecutiva contro la capolista Segafredo
Bologna. Il passivo alla fine del match è risultato molto pesante, 68-97, contro
un avversario decisamente più forte e in palla che ha fatto dell’intensità
fisica e difensiva la sua principale arma.
Eppure i padroni di casa
erano partiti bene nel primo quarto, con un iniziale 9-0 e poi 11-1,
grazie soprattutto al contributo di Alibegovic e Buford. Ma da quel momento in
poi, come dirà a fine partita il coach dei bolognesi Djordjevic, la Segafredo
ha “acceso i motori” infilando un parziale di 3-21 che ha consentito di
ricucire lo svantaggio e di portare al tempo stesso gli ospiti avanti di 8 a
fine primo quarto (14-22). In questa fase della gara hanno incantato il
pubblico le geniali invenzioni di Teodosic, che ha mostrato il suo variegato
repertorio e tutto il suo talento.
Nel secondo quarto è invece
soprattutto Weems a salire in cattedra portando, a 6 minuti dalla fine del
primo tempo, i felsinei a toccare il +20, vantaggio poi sostanzialmente
mantenuto fino all’intervallo (29-50).
Nel secondo tempo Bologna
dilaga, toccando anche il +30 verso la metà del terzo quarto e regge bene
l’urto di un timido, disperato tentativo di rientro di Roma che si porta fino
al -18. Ottimo, in questa parte della gara, l’impatto del nuovo arrivato White
(16 punti e 3 rimbalzi per lui a fine gara).
Il quarto quarto è servito
solo a registrare il punteggio finale, visto che ormai Roma aveva
mollato dopo una riaccelerazione di Bologna. Che ha sempre giocato sul velluto, con lo stesso giro palla fluido e intelligente che ha caratterizzato tutta la
sua partita.
A consuntivo le statistiche
del match evidenziano una opaca prestazione degli uomini più rappresentativi di
Roma, Dyson e Jefferson (4/14 dal campo in due!), mentre il nuovo arrivato
White ha registrato un ottimo 5/7 al tiro.
Nella Segafredo in tabellino
figurano evidentemente tanti uomini in doppia cifra, tra cui Weems (14 punti), Ricci
e Baldi Rossi con 12 punti a testa e Markovic (11).
A fine gara Djordjevic ha
sottolineato l’importanza di vincere in un campo come quello di Roma (perché “le cose
grandi si fanno in trasferta, la crescita passa proprio da partite
come queste”) e la motivazione che può venir fuori dopo una sconfitta in
Eurocup ("abbiamo fatto un bagno di umiltà dopo Belgrado e ciò è servito a
fare meno errori, abbiamo preparato bene questa partita").
Evidentemente non contento
coach Piero Bucchi nel post partita: "Dobbiamo lavorare ancora tanto per trovare il ritmo che in questo
momento sicuramente ci manca. Dobbiamo chiuderci in palestra e lavorare. Mi
scoccia il fatto di aver subito queste sconfitte, è vero
che abbiamo incontrato squadre molto buone, ma dobbiamo comunque fare di più.
Occorre ritrovare brillantezza e una buona intensità - ha proseguito il coach - e ciò si può ottenere solamente se ci si riesce ad allenare bene e con continuità. White ha fatto
cinque minuti eccellenti, è un giocatore ovviamente ancora non in condizione, ma
nei minuti in cui aveva benzina è riuscito a dimostrare che è un grandissimo e su questo non avevo dubbi".
Una delle poche note
positive della giornata di ieri per la Virtus Roma è stato il numeroso pubblico
(ben 7.750 gli spettatori) accorso al Palazzo dello Sport dell’Eur. E’ stato
bello rivedere tanto entusiasmo e partecipazione e sentire di nuovo il calore e il rumore
del PalaEur quando la squadra stava tentando una difficile rimonta. L’auspicio
è che la squadra possa più o meno a breve tornare ad inanellare risultati
positivi. Il pubblico risponderebbe automaticamente e prontamente, con un
piacevole ritorno ai bei tempi che hanno reso mitico questo
palcoscenico.
Nessun commento:
Posta un commento