lunedì 13 gennaio 2020

La sfida tra le due Virtus va nettamente alla Segafredo


La Virtus Roma perde, tra le mura amiche, la quarta partita consecutiva contro la capolista Segafredo Bologna. Il passivo alla fine del match è risultato molto pesante, 68-97, contro un avversario decisamente più forte e in palla che ha fatto dell’intensità fisica e difensiva la sua principale arma.  
Eppure i padroni di casa erano partiti bene nel primo quarto, con un iniziale 9-0 e poi 11-1, grazie soprattutto al contributo di Alibegovic e Buford. Ma da quel momento in poi, come dirà a fine partita il coach dei bolognesi Djordjevic, la Segafredo ha “acceso i motori” infilando un parziale di 3-21 che ha consentito di ricucire lo svantaggio e di portare al tempo stesso gli ospiti avanti di 8 a fine primo quarto (14-22). In questa fase della gara hanno incantato il pubblico le geniali invenzioni di Teodosic, che ha mostrato il suo variegato repertorio e tutto il suo talento.
Nel secondo quarto è invece soprattutto Weems a salire in cattedra portando, a 6 minuti dalla fine del primo tempo, i felsinei a toccare il +20, vantaggio poi sostanzialmente mantenuto fino all’intervallo (29-50).
Nel secondo tempo Bologna dilaga, toccando anche il +30 verso la metà del terzo quarto e regge bene l’urto di un timido, disperato tentativo di rientro di Roma che si porta fino al -18. Ottimo, in questa parte della gara, l’impatto del nuovo arrivato White (16 punti e 3 rimbalzi per lui a fine gara).
Il quarto quarto è servito solo a registrare il punteggio finale, visto che ormai Roma aveva mollato dopo una riaccelerazione di Bologna. Che ha sempre giocato sul velluto, con lo stesso giro palla fluido e intelligente che ha caratterizzato tutta la sua partita.
A consuntivo le statistiche del match evidenziano una opaca prestazione degli uomini più rappresentativi di Roma, Dyson e Jefferson (4/14 dal campo in due!), mentre il nuovo arrivato White ha registrato un ottimo 5/7 al tiro.


Nella Segafredo in tabellino figurano evidentemente tanti uomini in doppia cifra, tra cui Weems (14 punti), Ricci e Baldi Rossi con 12 punti a testa e Markovic (11).
A fine gara Djordjevic ha sottolineato l’importanza di vincere in un campo come quello di Roma (perché “le cose grandi si fanno in trasferta, la crescita passa proprio da  partite come queste”) e la motivazione che può venir fuori dopo una sconfitta in Eurocup ("abbiamo fatto un bagno di umiltà dopo Belgrado e ciò è servito a fare meno errori, abbiamo preparato bene questa partita").
Evidentemente non contento coach Piero Bucchi nel post partita: "Dobbiamo lavorare ancora tanto per trovare il ritmo che in questo momento sicuramente ci manca. Dobbiamo chiuderci in palestra e lavorare. Mi scoccia il fatto di aver subito queste sconfitte, è vero che abbiamo incontrato squadre molto buone, ma dobbiamo comunque fare di più. Occorre ritrovare brillantezza e una buona intensità - ha proseguito il coach - e ciò si può ottenere solamente se ci si riesce ad allenare bene e con continuità. White ha fatto cinque minuti eccellenti, è un giocatore ovviamente ancora non in condizione, ma nei minuti in cui aveva benzina è riuscito a dimostrare che è un grandissimo e su questo non avevo dubbi".
Una delle poche note positive della giornata di ieri per la Virtus Roma è stato il numeroso pubblico (ben 7.750 gli spettatori) accorso al Palazzo dello Sport dell’Eur. E’ stato bello rivedere tanto entusiasmo e partecipazione e sentire di nuovo il calore e il rumore del PalaEur quando la squadra stava tentando una difficile rimonta. L’auspicio è che la squadra possa più o meno a breve tornare ad inanellare risultati positivi. Il pubblico risponderebbe automaticamente e prontamente, con un piacevole ritorno ai bei tempi che hanno reso mitico questo palcoscenico.

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